Gigi o’trombone tra le donne Napoli affonda e se la canta

Un trombone. Un vero, fantastico trombone. È possibile che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nella vita quotidiana non sia un arnese così. Ma purtroppo appare in questo modo da uno scherzo che gli ha giocato ieri Il Fatto quotidiano. Pubblicando una lunga anticipazione della prima opera letteraria del De Magistris. Un libro-intervista messo insieme con l’aiuto di un giornalista di valore: Claudio Sabelli Fioretti.

Per esperienza, so che i libri intervista non sono mai un affare che torni a vantaggio dell’intervistatore. Quando ne esce uno dedicato a un big, i nemici del big non se la prendono mai con il soggetto intervistato. I loro strali si dirigono sull’interrogante. Accusandolo di un’infinità di reati: non ha fatto le domande giuste, si è comportato da leccaculo, si è appecoronato di fronte al big, registrando tutte le sue cazzate.

Anche a me è accaduto. Negli anni Ottanta ho scritto due libri intervista. Uno a Luciano Lama, già segretario generale della Cgil. E l’altro a Cesare Romiti, in quel momento capo supremo della Fiat. Pensavo di aver fatto un lavoro preparato con cura e concluso in modo onesto. Per Romiti avevo previsto più di mille domande. Ma una volta usciti i due libri, gli avversari di Lama e di Romiti se la sono presa con me. Mettendomi sul groppone pure le loro risposte.  Non conosco se finirà in questo modo anche per Sabelli Fioretti. L’intervista al sindaco di Napoli sta per arrivare in libreria. Pubblicata dall’editore Aliberti con un titolo secco: «Luigi De Magistris. Di lotta e di governo» (164 pagine, 16,50 euro). L’anticipo offerto dal Fatto, a cura di Paola Zanca, presenta soltanto un campione di risposte dell’interrogato e non le domande. Ma forse è meglio così.
Per approfondire leggi l’articolo di Libero

 

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