Il Parlamento europeo ha votato alla fine dello scorso mese di marzo, prima in commissione e poi in aula, contro la richiesta di immunità parlamentare che il Sindaco di Napoli aveva tentato di utilizzare per sottrarsi al processo per diffamazione presso il Tribunale di Cosenza, intentatogli dalla manager Enza Bruno Bossio.
Di seguito si allegano gli articoli di stampa che riferiscono di questa notizia.
Repubblica – http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/03/29/dalla-ue-no-all-immunita-per-de.html
NIENTE immunità per Luigi de Magistris. La Commissione affari giuridici del Parlamento europeo ha respinto tre richieste di immunità su quattro presentate dal sindaco. Il voto definitivo sulle relazioni, però, sarà espresso oggi dalla plenaria che si riunirà a Bruxelles. Le richieste respinte riguardano tre cause per diffamazione presentate da Vincenza Bruno Bossio, Giancarlo Pittelli e Antonio Saladino. Le prime due per affermazioni fatte dall’ ex magistrato nel libro “Assalto al pm, storia di un cattivo magistrato”. La terza è relativa a una intervista al “Fatto Quotidiano”. In tutti e tre i casi la relazione preparata dal socialista tedesco Bernhard Rapkay fa riferimento a una sentenza della Corte di Giustizia europea secondo la quale l’ immunità in caso di processo per calunnia può essere concessa quando ci sia «un nesso diretto ed evidente con l’ esercizio di funzioni». Il parere positivo a favore della difesa dell’ immunità, invece, è stato espresso per la causa intentata da Maurizio Mottola di Amato, amministratore della Impremed, citato da de Magistris in due articoli pubblicati sul suo sito. In questo caso all’ ex eurodeputato è stato riconosciuto il nesso diretto visto che «le dichiarazioni rese erano legate a indagini sull’ utilizzazione di fondi Ue e quando le ha formulate ricopriva la carica di presidente della commissione per il controllo dei bilanci». Immediata è arrivata la risposta del primo cittadino: «La manifestazione del pensiero di un parlamentare è insindacabile ed è sancita dalla Costituzione e dalla disciplina del Parlamento europeo. Pur potendo non mi sono mai avvalso dell’ immunità nei procedimenti penali. Ho invece richiesto che mi fosse riconosciuto il diritto all’ insindacabilità delle opinioni espresse come deputato». E aggiunge: «La questione appare “curiosa”: il Parlamento, soprattutto in Italia, sceglie di concedere l’ immunità a chi vuole sottrarsi dai processi penali, come Cosentino o Tedesco, mentre viene perseguitato chi ha denunciato fatti gravi».
L’Occidentale – http://www.loccidentale.it/node/114884
Pensare di poter dire quello che si vuole e di farlo sotto la copertura dell’immunità parlamentare. Anche questo è Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e già europarlamentare dell’Idv. Proprio al periodo in cui si trovava al Parlamento europeo fanno riferimento i tre processi per diffamazione intentati da Vincenza Bruno Bossio, Giancarlo Pittelli e Antonio Saladino. Ma per l’Assemblea – come già per la Commissione affari giuridici – non esiste quel “nesso diretto ed evidente con l’esercizio delle funzioni” tale da giustificare la concessione della copertura dell’immunità, che perciò è stata negata.
Dunque, De Magistris dovrà rispondere delle affermazioni fatte: nei primi due casi all’interno del suo libro ‘Assalto al Pm, storia di un cattivo magistrato’, in cui ricostruisce le vicende delle inchieste ‘Why Not’ e ‘Shock’, nel terzo caso delle dichiarazioni rilasciate in un’intervista al Fatto Quotidiano pubblicata il 9 marzo 2011. Diversa la valutazione a proposito della causa intentata da Maurizio Mottola di Amato, amministratore della Impremed, coinvolto nella inchiesta «Splendor» e citato da De Magistris in due articoli pubblicati all’inizio del 2011 sul suo sito: in questo caso, infatti – è quanto è emerso dalle relazioni del socialista tedesco Bernhard Rapkay – il Parlamento europeo ha invece riconosciuto a De Magistris il diritto alla protezione parlamentare, perché l’ex europarlamentare Idv avrebbe parlato di presunta malversazione di fondi europei, materia attinente al mandato di europarlamentare.
Insomma, il messaggio è chiaro: il parlamentare è protetto dall’immunità solo per quelle cose dette che hanno a che fare con l’esercizio delle sue funzioni. Per tutto il resto, non esiste (e non potrebbe esistere) una copertura totale di fronte a pensieri e parole – più o meno in libertà – che nulla hanno a che fare con il proprio mandato. A poco è servito, dunque, scomodare addirittura Matteotti per sostenere l’insostenibile tesi secondo cui il parlamentare avrebbe un’immunità a 360 gradi sulla parola – sia essa anche una qualunque fesseria detta su chissà cosa e sulla base di chissà quale fondamento. Il principio, limpido come l’acqua, è stato espresso in Commissione affari giuridici e ha trovato anche conferma nel voto di oggi della plenaria riunita a Bruxelles, che si è pronunciata in maniera analoga sulle quattro relazioni.
Una conferma che, per il Pdl, fa cadere “il velo di ipocrisia che fino a oggi ha caratterizzato la presenza di de Magistris in Europa”. E’ quanto hanno dichiarato in una nota congiunta l’europarlamentare del PdL, Sergio Silvestris, e il presidente del movimento ‘Giovani in Corsa’ Tiberio Brunetti. “L’ex pm ha dapprima vestito i panni del censore contro i privilegi della casta – dicono -, pontificando dalle tribune televisive che lui ha allestito. Poi divenuto parlamentare europeo ha chiesto ripetutamente di beneficiare dell’immunità per non rispondere in tribunale delle denunce che gli sono giunte. Gli facciamo tanti auguri”.
Corriere del Mezzogiorno –http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2012/29-marzo-2012/decisione-unanime-parlamento-ue-niente-immunita-de-magistris-2003876370444.shtml
L’attuale sindaco di Napoli, ex eurodeputato, non potrà avvalersene in tre processi per diffamazione
NAPOLI – Il Parlamento europeo ha deciso all’unanimità: Luigi de Magistris non ha diritto all’immunità nei processi per diffamazione intentati da Vincenza Bruno Bossio, Giancarlo Pittelli e Antonio Saladino. L’ex eurodeputato Idv ed attuale sindaco di Napoli ha invece diritto alla protezione parlamentare per la causa intentata da Maurizio Mottola di Amato (perchè in quel caso de Magistris avrebbe parlato di presunta malversazione di fondi europei, materia attinente al mandato di europarlamentare).
PLENARIA – La plenaria riunita a Bruxelles ha confermato a larga maggioranza il «si» della Commissione affari giuridici alle quattro relazioni del socialista tedesco Bernhard Rapkay.
IL PDL: «CADE VELO DI IPOCRISIA» – «Cade il velo di ipocrisia che fino a oggi ha caratterizzato la presenza di de Magistris in Europa – dichiarano in una nota congiunta l’europarlamentare del PdL, Sergio Silvestris, ed il presidente di Giovani in Corsa Tiberio Brunetti – L’ex pm ha dapprima vestito i panni del censore contro i privilegi della casta, pontificando dalle tribune televisive che lui ha allestito. Poi divenuto parlamentare europeo ha chiesto ripetutamente di beneficiare dell’immunità per non rispondere in tribunale delle denunce che gli sono giunte. Gli facciamo tanti auguri».
Corriere del Mezzogiorno – http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2012/27-marzo-2012/de-magistris-niente-immunita–2003852744922.shtml
Il sindaco non potrà avvalersi dell’immunità da parlamentare europeo nella causa per diffamazione intentata nei suoi confronti dall’imprenditrice Bossio
NAPOLI – Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris non potrà avvalersi dell’immunità da parlamentare europeo nella causa per diffamazione intentata nei suoi confronti da Enza Bruno Bossio, imprenditrice calabrese coinvolta nell’inchiesta “Why Not” e assolta sia in primo grado e poi in appello. È questa (rende noto il sito Dagospia) la decisione presa dalla Commissione Giuridica del Parlamento Europeo, riunitasi ieri a Bruxelles, che ha approvato la proposta del relatore, il socialista tedesco Bernhard Rapkay, di non concedere l’immunità.
ORA TOCCA ALL’AULA – Ora tocca all’aula esprimersi in maniera definitiva sull’argomento: in ogni caso, per il “no” alla immunità chiesta dall’ex parlamentare europeo de Magistris si sono espressi tutti i partiti tranne i Verdi e Alde, raggruppamento di sinistra. Sia i socialisti che i popolari europei si sono pronunciati per il “no” in commissione, e quindi a questo punto è probabile che anche in aula i gruppi seguiranno lo stesso orientamento. Se così sarà, il sindaco di Napoli per la prima volta dovrà difendersi in giudizio dall’accusa di diffamazione da parte della Bossio, relativa ad alcuni passaggi del libro “Assalto al pm”, scritto dallo stesso de Magistris.