(AGENPARL) – Roma, 28 mag – L’on. Enza Bruno Bossio è intervenuta all’apertura della seduta pomeridiana odierna della Camera dei Deputati per dichiarazione di voto sulla ratifica della Convenzione di Istanbul. “Non è proprio casuale questa drammatica coincidenza tra il voto di oggi per la ratifica della Convenzione europea contro la violenza sulle donne e la terribile morte di Fabiana, giovane della mia terra, perché è da tempo che si svolge una guerra silenziosa che solo in Italia ha mietuto oltre 100 vittime in meno di un anno. Una guerra invisibile – ha affermato l’on. Bruno Bossio – le cui vittime hanno una sola colpa: quella di essere donne. E a proposito della discussione che si è aperta sulla stampa con riferimento alla Calabria, dopo la terribile morte di Fabiana, vi è da dire che non esistono distinzioni razziali, religiose o sociali quando si parla di femminicidio. Forse, addirittura – ha detto l’on. Bruno Bossio – se andiamo a vedere il dossier della “Casa delle donne” di Bologna la maggioranza di questi delitti in Italia avviene nelle regioni del Nord ed è italiano il 73 % degli assassini. La ratifica della Convenzione di Istanbul sarà un tassello strategico per incardinare la violenza contro le donne come lesiva dei diritti umani. Un momento significativo, un altro passo avanti dopo quello che, meno di vent’anni addietro, il Parlamento con l’approvazione di un’apposita legge, ha definito lo stupro un crimine contro la persona superando l’odiosa norma del Codice Rocco secondo la quale questa violenza ledeva soltanto la moralità pubblica. Sono soprattutto le donne a cambiare la storia e non è fuori luogo oggi – ha affermato la deputata del PD – ricordare un’altra giovane calabrese, Denise, che ha avuto il coraggio di rendere giustizia alla madre Lea Garofalo, sciolta nell’acido per essersi opposta alla doppia oppressione del marito e della mafia. Perché il femminicidio diventi il ricordo di un’epoca lontana, però, dobbiamo cambiarla tutti noi questa storia. Intanto – ha concluso l’on. Enza Bruno Bossio – servono misure esecutive che attuino la Convenzione per garantire adeguati finanziamenti pubblici ai “Centri donna”, assistenza legale e case di accoglienza; ma soprattutto è necessaria una grande mobilitazione culturale per introdurre la cultura di genere nella formazione scolastica affinché i nostri figli imparino a conoscere e a rispettare la donna e il suo corpo”. com/dam 281547 MAG 13 NNNN
La mia intervista per Il Riformista sulle sfide del nuovo PD: battersi per una giustizia giusta
Il nuovo PD si batta anche per il diritto alla giustizia giusta.