Ieri ho partecipato ad un dibattito della Festa democratica di Bagnara Calabra sui temi dell’attualità politica.
In particolare abbiamo affrontato il tema della decadenza di Berlusconi e delle sue possibili ricadute sulla vita del governo e sulla prosecuzione della legislatura.
Personalmente ho sempre ritenuto che Berlusconi vada battuto nelle urne senza fare il tifo su questa o quella iniziativa giudiziaria. E tuttavia, se le sentenze possono anche essere ingiuste o essere percepite come tali, da queste, in uno stato di diritto, non si può prescindere.
Berlusconi dovrebbe dimostrare, finalmente, di essere un vero leader politico.
Perché si è veri leader non solo quando si riesce a capitalizzare consenso elettorale ma soprattutto quando, nei momenti difficili, si sanno anteporre gli interessi generali a quelli personali o particolari.
Ecco perché il centrodestra, o almeno una parte di esso, sbaglia nel fare della vicenda giudiziaria di Berlusconi un tema centrale addirittura condizionando ad essa la prosecuzione dell’esperienza del governo Letta.
Questo governo non è certamente quello che abbiamo voluto e per il quale ci siamo battuti in campagna elettorale.
E’ un governo nato dalla contingenza di elezioni che non hanno assegnato a nessuna forza politica la maggioranza necessaria per governare, anche in ragione di una legge elettorale come il porcellum che ha mostrato tutti i suoi limiti.
Un governo di necessità che però è riuscito, nonostante tutto, a raggiungere alcuni importanti risultati: l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione nella comunità europea, l’abbassamento dello spread, lo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, il pagamento della cassa integrazione per i disoccupati, ecc..
Molto resta da fare per uscire dalla crisi, innanzitutto puntare sullo sviluppo e la crescita e rimettere un po’ di soldi nelle tasche degli italiani anche attraverso l’abbassamento del cuneo fiscale e la riforma del welfare, puntando innanzitutto sul reddito di cittadinanza.
Per questo una crisi oggi sarebbe dannosa per il Paese. Il governo Letta che deve realizzare le riforme economiche e istituzionali di cui il Paese ha bisogno, cambiare la legge elettorale per consentire agli italiani di scegliere a chi affidare con chiarezza responsabilità di governo.
Questa fase è dunque fondamentale per il futuro stesso della democrazia italiana, decisiva per uscire finalmente da una stagione in cui berlusconismo ed antiberlusconismo sono spesso stati solo l’espressione di due populismi contrapposti.
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Alla presentazione del libro “L’inganno. Antimafia, Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano
A Napoli nell’atmosfera del Teatro San Carlo, Alessandro Barbano parla del suo