L’intimidazione nei confronti dell’arch. Stefania Frasca non ammette sottovalutazioni.
Va fatta piena luce per accertare movente ed esecutore.
Esprimo piena fiducia nella attività investigativa degli organi inquirenti.
Non vi è alcun dubbio che le ragioni di un atto tanto becero quanto violento vanno ricercate nell’attività che l’arch. Frasca svolge nell’esercizio delle funzioni di dirigente dell’ASI.
Affermare il rispetto delle regole è di per sé una azione che contrasta con la sedimentazione di piccoli o grandi interessi che illegittimamente nel tempo sono stati tollerati o addirittura alimentati.
Del resto il ruolo di un consorzio industriale può essere funzionale per fornire servizi alle imprese e per promuovere una crescita imprenditoriale soltanto se questi organismi sono ricondotti ad una attività trasparente e coerente con la loro ragione sociale istitutiva.
Com’è noto il consorzio industriale di Cosenza in questi anni, proprio grazie all’opera e all’impegno dell’arch. Frasca, si è posto come esempio di buona e virtuosa amministrazione.
Non v’è dubbio che il vile gesto intimidatorio è teso ad ostacolare questa esperienza.
A questo fine, anche alla luce degli atti di pseudo-riforma amministrativa promossi dalla Regione, ritengo opportuno che questa vicenda venga posta all’attenzione del Parlamento attraverso una interpellanza che, nei prossimi giorni, rivolgerò ai Ministri dell’Interno e dello Sviluppo Economico.
RASSEGNA STAMPA
Il Quotidiano della Calabria 27 ottobre 2013
Intervista su LaCnews sul femminismo di facciata del PD calabrese
La mia analisi sull’approccio del PD calabrese verso le donne. LaCnews24