Ieri, nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia a Reggio Calabria del Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, ho posto il problema di come esista una evidente contraddizione tra le esigenze di una più efficace ed incisiva lotta ad una delle “ndrangheta” più pericolose come quella operante sul territorio della Sibaritide e la chiusura di un importante presidio di giustizia come il Tribunale di Rossano. Per effetto di quella chiusura, infatti, si è determinato un blocco dell’attività giudiziaria.
La Ministra ha risposto che il decreto varato nelle settimane scorse è un provvedimento che consente di riflettere sul caso Rossano.
E’ stata infatti costituita una apposita commissione che deve apportare i necessari correttivi al riordino della geografia giudiziaria.
E’ chiaro, ha proseguito la Cancellieri, che ci possano essere stati degli errori per cui terremo conto sia del parere espresso da questa commissione sia di quanto emerso dalla Commissione Giustizia del Senato nei giorni scorsi e procederemo ad un approfondimento su Rossano soprattutto alla luce della circostanza che a Castrovillari si è determinato un blocco dell’attività giudiziaria.
Una risposta quella del Ministro della Giustizia che io giudico incoraggiante per l’esito positivo di una battaglia che sin dall’inizio di questa legislatura come parlamentari calabresi del PD abbiamo condotto per scongiurare la chiusura del Tribunale di Rossano.
RASSEGNA STAMPA
L’Ora della Calabria 10 dicembre 2013
Il Quotidiano della Calabria 10 dicembre 2013