di Emilio Quintieri
E’ una lunghissima e dettagliatissima interrogazione parlamentare quella che l’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Pd e membro della Commissione Bicamerale Antimafia, ha rivolto al Governo nelle persone dei Ministri della Giustizia e della Salute Annamaria Cancellieri e Beatrice Lorenzin in seguito alla Visita Ispettiva effettuata, nei giorni scorsi, presso la Casa Circondariale di Cosenza unitamente al Deputato del Movimento Cinque Stelle Sebastiano Barbanti ed agli esponenti Radicali Emilio Quintieri e Sabatino Savaglio.
Nell’atto di Sindacato Ispettivo (Interrogazione a risposta in Commissione nr. 5/01839 del 09/01/2014) a cui è stato delegato a rispondere il Guardasigilli Cancellieri sono state descritte tutte le criticità rilevate nell’Istituto Penitenziario “Sergio Cosmai” ed in particolare modo il sovraffollamento (294 detenuti a fronte di 209 posti), la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria (su 198 unità ne sono in servizio solo 160) ma anche degli Educatori (sui 6 previsti c’è ne sono 4) e degli Psicologi. Questi ultimi sono solo 2 dei quali uno dipende dall’Azienda Sanitaria Provinciale e si reca in carcere solo 28 ore in un mese e l’altro è convenzionato con l’Amministrazione Penitenziaria e presta servizio solo per 15 ore mensili. Ne deriva che l’assistenza psicologica è gravemente carente e del tutto inadeguata per far fronte alle esigenze della popolazione detenuta.
E’ stata rappresentata al Governo l’impossibilità, per tantissimi detenuti, di poter lavorare all’interno del carcere, l’assenza di mediatori culturali per i detenuti stranieri e la mancata risposta alle istanze di espulsione avanzate da questi ultimi, alla chiusura della Palestra per mancanza di un Istruttore, l’impossibilità per i detenuti appartenenti al Circuito dell’Alta Sicurezza di poter frequentare l’attività scolastica e partecipare ad altre attività trattamentali intramurarie. L’Onorevole Bruno Bossio, in conclusione, ha chiesto “se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se intenda intervenire per ridurre, fino a portarla a quella regolamentare, la popolazione detenuta nella Casa Circondariale di Cosenza; in quale maniera ed entro quali tempi intenda adoperarsi, per quanto di competenza, per incrementare l’organico della Polizia Penitenziaria, degli Psicologi e degli Educatori in modo da migliorare le condizioni lavorative del personale e rendere lo stesso adeguato alle esigenze della popolazione reclusa; se ed in che modo intenda potenziare le attività tratta mentali in particolare quelle lavorative e scolastiche per i detenuti presenti ivi compresi quelli appartenenti al circuito dell’Alta Sicurezza che, attualmente, sono discriminati rispetto a quelli di media sicurezza a causa del divieto di incontro che non permette a questi ultimi né di lavorare né di studiare in considerazione del fatto che il lavoro come l’istruzione è uno degli elementi fondamentali del trattamento carcerario.”
E’ stato chiesto, altresì, l’incremento dei fondi relativi alle mercedi in modo da consentire ad un più elevato numero di detenuti la possibilità di lavorare e con compensi che permettano ad alcuni di loro di aiutare i loro familiari indigenti, spesso anche figli minori; l’istituzione di un fondo per quei detenuti indigenti e la presenza in Istituto di almeno un mediatore culturale per i detenuti stranieri anche per tramite una convenzione con gli Enti Locali o con le Organizzazioni di Volontariato e se non sia opportuno procedere alla identificazione degli stranieri direttamente durante il periodo di detenzione invece di trasferirli e trattenerli poi, dopo il fine pena, nei centri di identificazione ed espulsione. Sono state chieste anche delucidazioni in merito ai detenuti tossicodipendenti con particolare riferimento ad uno sieropositivo ed al trattamento a cui sono sottoposti, se la Casa Circondariale di Cosenza sia dotata di un Regolamento interno e se vengano effettuate nella stessa le visite igienico-sanitarie da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale, quanti siano i condannati che, in tempi brevi, possano essere scarcerati alla luce delle recenti modifiche legislative apportate con il decreto legge varato dal Governo, etc. Ulteriori chiarimenti sono stati sollecitati anche in ordine all’attività svolta dalla Magistratura di Sorveglianza.
Pubblicato su: http://www.amnistiagiustizialiberta.it/emilio-enzo-quintieri/dopo-lispezione-interrogazione-al-governo-sul-carcere-di-cosenza-dallon-enza
IL TESTO DELLA INTERROGAZIONE
ATTO CAMERA n. 5 01839 del 09 gennaio 2014