La gravità dell’episodio di cui è stato vittima il giornalista Orofino non è soltanto nel gesto fisico intimidatorio quanto nel modello di una impunità che non può essere messa in discussione.
Io sono intoccabile; la pubblica opinione non può essere informata, su di me e sul mio operato nessuno ha il diritto di sapere.
Si reagisce così ricorrendo persino a forme di violenza fisica e verbale e si calpesta quel principio delle democrazia basata sulla pluralità di espressione e opinione.
Atti del genere non sono in alcun modo giustificabili e lo dico io che pure ho subito più danni dalla gogna mediatica che dalle vicende giudiziarie.
Anche dagli interventi di Orofino.
Perciò voglio esprimere senza alcuna ritualità la mia sincera solidarietà al giornalista Paolo Orofino.
RASSEGNA STAMPA
Il Quotidano della Calabria 16 marzo 2014
Festival del Leggere e scrivere
Oggi alle 12 al Festival del Leggere e scrivere a Vibo Valentia