Con Ernesto Magorno abbiamo sollevato il problema della chiusura dello sportello bancario UBI-Banca Carime a San Ferdinando (RC).
Riteniamo che la decisione di chiuderlo sia stata poco responsabile e lo abbiamo ribadito e sottolineato oggi, nel corso del primo giorno della visita della Commissione Antimafia in Calabria.
La chiusura di uno sportello bancario in una zona dov’è presente in maniera opprimente la ‘ndrangheta, ha un dirompente significato sociale oltre che economico, perché colpisce la parte sana dell’imprenditoria e dell’economia che non vuole arrendersi al malaffare. Vogliamo ancora evidenziare che l’atto discriminatorio operato da UBI Banca Carime è ancora più grave se si considera che è stata totalmente ignorata, da parte dell’Istituto, l’interrogazione parlamentare che, sulla chiusura dello sportello è stata presentata dai deputati del PD, lo scorso 30 marzo.
Abbiamo chiesto al Presidente Rosy Bindi che nel corso della prossima visita della Commissione in Calabria siano ascoltati i vertici degli istituti bancari calabresi, per comprendere la portata del fenomeno delle relazioni tra ‘ndrangheta e sistema bancario e su quali azioni di controllo e di vigilanza attuino le stesse banche per evitare che siano finanziate le attività legate al malaffare. E’ fondamentale avere tutti gli strumenti necessari per incidere in maniera decisiva contro quella “zona grigia “ che alimenta la ‘ndrangheta e che trova linfa vitale anche in una parte deviata dei settori finanziari. Questo deve essere l’impegno prioritario di chi vuole combattere tutte le mafie.
25 Novembre: No alla violenza sulle donne
Sono circa 19.600 le donne che hanno affrontato nel 2021 il percorso