Ho sentito l’esigenza di replicare ad una nota di Rosanna Scopelliti che aveva fortemente criticato Rosy Bindi e la presidenza della Commissione Antimafia.
Ho voluto ribadire alla collega che l’azione intrapresa dalla Commissione Parlamentare Antimafia non è certo dettata dalla contingenza elettorale.
Rosanna Scopelliti lo sa bene.
La Presidente Bindi e l’intero ufficio di presidenza sono impegnati con coerenza e profonda lealtà istituzionale.
Non ho dubbi che l’onorevole Rosanna Scopelliti è ben consapevole di quanto sia autonomo il profilo e la impostazione della iniziativa istituzionale della Commissione.
Deve essere, invece, il Presidente Scopelliti ad evitare strumentalizzazioni.
Non può sperare che generando confusione possa oscurare gli effetti dirompenti che si producono a danno della credibilità istituzionale in seguito alla incertezza che regna sulle sue dimissioni.
Diventa ancora meno credibile il Presidente Scopelliti quando addirittura cerca pretesti con la polemica verso la Commissione che sta dando prova di efficacia a sostegno delle forze sane e delle articolazioni dello Stato democratico che in Calabria sono concretamente impegnate nella azione di contrasto alla ndrangheta.
Sarebbe forse opportuno più che alimentare polemiche strumentali suggerire innanzitutto al Presidente della Giunta Regionale di assumere un profilo più consono al senso del dovere e della responsabilità civica e istituzionale.
RASSEGNA STAMPA
Il Quotidiano della Calabria 1 maggio 2014