Intervista di Francesca Gabriele su Vortexnewscalabria.com
In Parlamento si sta distinguendo, lavora bene e questo è un merito che riconoscono in tanti. Più che sul Pd preferisce intrattenersi sulle problematiche dei Lsu e Lpu “nessuno – ci ha detto la parlamentare Enza Bruno Bossio – può più togliere a questi lavoratoti il diritto sancito dalla legge. Per quel che riguarda il suo partito, le primarie e tutto il resto, è stata sintetica, chiara e soprattutto non ha alimentato con grande senso di responsabilità altre polemiche.
Onorevole, lei si sta occupando dei Lsu ed Lpu che vivono una situazione di precarietà da anni. Proprio l’altro giorno attraverso un comunicato ha voluto chiarire dei punti che le chiedo di riassumere in maniera semplice per far capire proprio a questi lavoratori che cosa li aspetta?
Purtroppo sono molti anni che questi lavoratori sono stati presi in giro e oggi c’è inevitabilmente molta sfiducia. In tanti spesso se ne sono occupati solo in vista di una scadenza elettorale, salvo poi scordarsene il giorno dopo. Posso affermare con certezza che questo non è stato lo stile dei deputati PD di questa legislatura. Infatti, abbiamo affrontato il problema fin da giugno dello scorso anno, con l’obiettivo non tanto di garantire lo stipendio ma soprattutto per mettere in regola, finalmente, un lavoro nero che va avanti da 15 anni nelle pubbliche amministrazioni. Siamo arrivati finalmente ad ottenere con la legge di stabilità 2014 approvata nel dicembre scorso, l’agognato provvedimento che stabilisce il diritto alla contrattualizzazione per questi lavoratori con una copertura di 50 milioni per il 2014. Purtroppo, ancora, non sono stati firmati i decreti attuativi, ma aldilà del fatto che i ritardi provocano sempre angosce, nessuno può più togliere a questi lavoratoti il diritto sancito dalla legge. Voglio qui precisare che i lavoratori che hanno diritto a questo contratto sono solo e unicamente quelli previsti dalla legge nazionale. Qualunque strumentalizzazione che mescola legge nazionale e legge regionale serve solo ad alimentare il panico e la guerra tra poveri. E quello che dispiace che in questo caso non siano i 5stelle a creare la confusione, ma addirittura la Nidil Cgil.
Tanti parlamentari se ne stanno in religioso silenzio, altri esternano su tutto, ma le parole non bastano. A lei che si riconosce un buon lavoro a Roma. Su quali problematiche pensa di concentrare la sua attenzione?
La mia barra è quella del Sud e dei diritti. Che tradotto vuol dire precari, disoccupati, diritto al lavoro ma anche diritto al reddito. Poi, investimenti sul territorio per la difesa del suolo e infrastrutture. Inoltre in questi mesi mi sono occupata molto anche di diritti dei detenuti visitando alcune carceri calabresi. La civiltà di un paese si misura anche dal modo con cui si garantiscono gli elementari diritti a chi è in carcere. Del resto è la nostra Costituzione che indica con chiarezza il carattere rieducativo e di reinserimento nella società della pena. Infine, mi batto per rendere effettiva la parità di genere che non significa quote rosa ma parità di opportunità di accesso da parte delle donne a ruoli di responsabilità, in politica come nella società.
Finalmente si è tenuta l’assemblea regionale e si va alle primarie per scegliere il candidato a governatore. Pensa che il suo partito sia veramente pronto per giocare questa partita?
Non abbiamo altre partite da giocare. Finalmente l’assemblea ha deliberato in tal senso.
Non era più opportuno indire le primarie prima del 21 settembre, visto che si andrà al voto in autunno?
Il 21 settembre è comunque una data ancora utile.
Il centrodestra molto probabilmente avrà il candidato ufficiale prima. Questo non giocherà a vostro svantaggio?
Fare le primarie genera in sé un valore aggiunto importante. In più credo che i calabresi non daranno la fiducia agli eredi di Scopelliti.
In tanti la indicavano come candidata ideale a guidare la Regione. Lei ha sempre precisato “il mio candidato è Mario Oliverio”. Non si è mai pensato a rinnovare indicando proprio una donna alla carica di governatore?
Il valore delle donne, come dicevo prima, è dato dalla parità di genere, ovvero dalla rappresentanza paritaria nelle istituzioni. Non ho mai creduto che una donna di per sé sia meglio di un uomo.
Perché la Calabria ha bisogno di voltare pagina?
Perché anche il centrosinistra deve dimostrare che vuole voltare pagina, cambiare verso come dice Renzi rispetto a questi ultimi venti anni. Sanità, rifiuti, dissesto idrogeologico non sono solo responsabilità degli ultimi anni. Per questo il cambiamento dovrà essere radicale, a cominciare da un migliore utilizzo dei Fondi europei basato su un monitoraggio dei risultati per cui i fondi stessi hanno ragione di esistere. Sarà questa la chiave di volta della prossima legislatura regionale. E per fare questo servono esperienza, capacità amministrativa, entusiasmo.
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