Ieri a Castrovillari confronto a più voci sull’emergenza carceri e sui diritti dei detenuti.
Tutti gli uomini hanno eguali diritti, anche quando devono scontare una pena, perché la pena deve aiutarli a reinserirsi nella società, non sospingerli ancora di più nella marginalità sociale.
Una forza democratica come il PD non può non difendere i diritti ovunque vengano messi in discussione, in Italia e nel mondo.
Per questo ho ritenuto mio dovere di parlamentare calabrese impegnarmi sulle vertenze sociali di questa terra, dalla lotta contro ogni forma di precariato alla proposta di reddito minimo di cittadinanza.
Ma impegnarsi per i diritti significa anche verificare le condizioni delle nostre carceri e recarsi in Palestina con la delegazione dei “parlamentari per la pace” per chiedere all’Italia ed all’Europa di fare di più.
Sono convinta che dalla Calabria, generosa terra di pace e di accoglienza, possiamo costruire una nuova frontiera di solidarietà.
Il prossimo governo regionale di centrosinistra non potrà che porsi anche questo ambizioso obiettivo, dopo anni in cui la politica calabrese è spesso rimasta ritratta e rinsecchita in piccole beghe autoreferenziali.
Alla presentazione del libro “L’inganno. Antimafia, Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano
A Napoli nell’atmosfera del Teatro San Carlo, Alessandro Barbano parla del suo