Stop ai test di accesso all’università dal 2015

Stop ai test universitari
Sosteniamo il ministro Stefania Giannini affinché sia data concreta attuazione alla sua proposta, più volte reiterata in questi mesi, di abolire sin dal prossimo anno accademico i test di accesso universi-tari
L’esperienza di questi anni, fino alle recenti pronunce dei giudici amministrativi relative ai test svol-tisi in alcuni atenei italiani, che hanno accertato la presenza di vistose irregolarità se non di veri e propri brogli, ha sufficientemente dimostrato l’inadeguatezza di questo strumento di selezione.
Numerose pronunce, da luglio ad oggi, hanno ammesso più di 2500 studenti esclusi in sovrannume-ro presso diversi atenei italiani, smentendo clamorosamente i sostenitori dei test e del numero pro-grammato.
Lo stesso Ministero, rinunciando ad opporsi alla sentenza ha, di fatto, riconosciuto che la presunta mancanza di spazi e di strutture non può essere addotta a motivazione per impedire l’iscrizione al primo anno degli studenti.
I test di accesso, dunque, sono ormai diventati un mero simulacro che non trova più alcuna giustifi-cazione: non premiano il merito e rappresentano solo una ingiusta forma di sbarramento sociale.
Riteniamo che sia ormai improcrastinabile chiudere definitivamente con una modalità di accesso, quella del numero chiuso, che in questi anni ha visto decine di migliaia di famiglie costrette a sob-barcarsi ingenti spese per far frequentare ai propri figli, nella stragrande maggioranza dei casi inu-tilmente, corsi di preparazione ai test o ad iscriverli ad atenei stranieri. Ai giovani di famiglie meno abbienti, invece, è rimasta solo la frustrante alternativa della rinuncia ai propri sogni ed alle proprie aspirazioni.
Tutto ciò è avvenuto proprio mentre il nostro Paese, rispetto ai partner europei e mondiali, continua a registrare una continua diminuzione di laureati in discipline strategiche per il suo sviluppo e la sua competitività.
In questa legislatura sono state presentate numerose proposte di legge per iniziative di deputati di diversi gruppi politici tendenti al superamento dei test di accesso ed alla loro sostituzione con un si-stema di selezione da svolgersi nei primi anni di iscrizione al corso di laurea.
Siamo convinti che solo in questo modo sarà possibile selezionare davvero i “migliori” valutando sul campo le loro attitudini a svolgere la futura professione.
Possono esserci proposte diverse ma il principio deve essere quello secondo il quale, per esempio, lo studente di medicina deve essere valutato solo in base alla sua effettiva capacità di diventare un buon medico.

Enza Bruno Bossio
Giuseppe Lauricella
Liliana Ventricelli
Bruno Censore
Cristina Bargero
Emanuele Lodolini
Giovanni Burtone
Colomba Mongiello
Ferdinando Aiello
Demetrio Battaglia

RASSEGNA STAMPA
Italpress del 30 settembre 2014
Ansa del 30 settembre 2014
Public Policy del 30 settembre 2014

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