Estratto dall’intervento al convegno di Capri “Cambiare x cambiare”
Il problema oggi nella PA, rispetto allo sviluppo di quello che si potrebbe definire un vero e proprio ecosistema digitale, è che la politica, intesa sia come legislatore che come burocrazia ministeriale, non ha un’organizzazione per processi.
La profonda rivoluzione culturale dell’era digitale stenta ad entrare nella pubblica amministrazione che si presenta ancora con eccessive rigidità.
Digitalizzare significa cambiare il modo di lavorare della PA.
Lo switch-off dal cartaceo al digitale può spingere verso questo cambiamento di impostazione.
Naturalmente sarebbe necessario un accompagnamento anche dei cittadini verso questo salto, ma la capillarità, ad esempio, degli uffici postali potrebbe aiutare il percorso ed essere un elemento costi-tuente delle nuovo modello di business verso il digitale che propone Francesco Caio per Poste.
Per quel che riguarda l’innovazione delle imprese credo che il ruolo dello stato innovatore che propone Mariana Mazzucato si sposi benissimo col risparmio dei costi e la creazione di valore.
Se l’oggetto diventa servizio, se il cliente diventa servizio egli stesso (e questo già accade nella sharing economy), si afferma un nuovo modello di business che, a mio parere, le nostre aziende, non solo le start-up ma anche le più tradizionali, devono adottare.
RASSEGNA STAMPA
Il Mattino del 4 ottobre 2014