Gioia Tauro e area dello Stretto questioni centrali in Legge di Stabilità

Gioia Tauro porto
La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha deliberato a maggioranza, con il solo voto contrario del M5S, il parere favorevole sul disegno di Legge di Stabilità.
L’esame del testo ha riguardato le parti della proposta del provvedimento legislativo di competenza della Commissione.
Nella qualità di relatrice della Commissione mi è stato demandato il compito di sostenere, in sede di Commissione Bilancio, gli emendamenti coerenti con il parere approvato.
Esprimo soddisfazione e apprezzamento per il lavoro svolto dall’intera Commissione, soprattutto per il fatto che le modifiche e gli emendamenti che abbiamo introdotto hanno connotato la relazione ed il parere di una forte impronta meridionalista come scelta strategica di un processo di crescita nazionale.
Hanno trovato nel parere finale centralità le problematiche relative all’area strategica del sistema Gioia Tauro e dell’area dello Stretto.
In particolare la Commissione ha accolto favorevolmente la proposta che ho formulato per il potenziamento della dotazione infrastrutturale di collegamento intermodale del porto di Gioia Tauro.
Non meno importante è stata la decisione di richiedere l’introduzione nella Legge di Stabilità di misure volte a ridefinire il sistema della mobilità nell’area dello Stretto di Messina attraverso il reperimento di risorse necessarie per assicurare la continuità, l’adeguatezza e l’efficienza dei servizi di collegamenti marittimi, ferroviari e intermodali.
Non è possibile che il tema del collegamento veloce tra l’Italia e la Sicilia affiori solo quando si discute sulla ipotesi di realizzazione del Ponte. Il tema rimane oscurato, invece, in relazione alle problematiche della concreta realtà.
Esprimo, infine, soddisfazione per la decisione della Commissione di condividere, in sede di parere, la mia proposta di modifica del disegno di Legge di Stabilità per bloccare il taglio del finanziamento di tre milioni di euro concesso con la Finanziaria 2001 come contributo straordinario al comune di Reggio Calabria.
Sarebbe errato se il Parlamento dovesse accettare la richiesta del Governo di cancellare, proprio nel momento in cui la nuova Amministrazione Comunale si mette in cammino, il fondo destinato al risanamento del patrimonio edilizio comunale, il completamento della riqualificazione delle reti idriche e fognarie, la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e monumentale della città di Reggio Calabria.

RASSEGNA STAMPA
Ansa del 9 novembre 2014

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