La riforma del sistema del Trasporto Pubblico Locale in Calabria è tema ormai ineludibile.
Dobbiamo porci come obiettivi fondamentali:
– il suo efficientamento, che si deve tradure in una maggiore qualità del servizio;
– l’ottimizzazione dei costi che, del resto, è obbligata dalla insufficiente disponibilità delle risorse per il taglio del Fondo Nazionale e la indisponibilità del bilancio regionale.
Per fare questo dobbiamo procedere ad una riprogrammazione dell’offerta dei servizi che, da un lato, elimini sovrapposizioni, duplicazioni e diseconomie e dall’altra investa decisamente nell’innovazione.
Occorre superare una vecchia disputa ideologica tra ferro e gomma e pensare, invece, ad un sistema a “Rete Integrata Intermodale” al quale deve accompagnarsi anche una integrazione gestionale tra gli operatori tenendo conto degli ambiti territoriali ottimali.
Dobbiamo, infatti, pensare ad un sistema che valorizzi il trasporto ferroviario come asse principale di un sistema su cui modulare i collegamenti tra le aree urbane della Calabria integrandoli nei punti nodali con una più capillare rete dei servizi su gomma.
In questo quadro è necessario rivedere la programmazione e il rapporto con RFI e, al tempo stesso, rilanciare la funzione delle Ferrovie Regionali.
Appare evidente che, dentro un sistema siffatto, si dovrà puntare con decisione alla integrazione tariffaria ed all’orario unico regionale.
E’ necessario, inoltre, porre termine al regime di proroga degli affidamenti diretti che, finora, hanno solo causato una crescita esponenziale annuale dei costi e dare corso a gare europee che consentono una programmazione certa delle risorse.
Da tutto ciò discende, ovviamente, anche un sistema di maggiore ed efficaci controlli a tutela della qualità dei servizi.
RASSEGNA STAMPA
Ansa del 15 novembre 2014
La Provincia Cosentina del 16 novembre 2014