Con il collega Lauricella abbiamo sentito l’esigenza di replicare ad alcune dichiarazioni del
Sottosegretario Davide Faraone con le quali ribadiva la necessità di riproporre anche per l’anno prossimo i test di accesso universitari pur riconoscendo l’esigenza che questi fossero più pertinenti alle materie di studio.
Faraone ha inoltre annunciato l’intenzione di predisporre corsi di preparazione ai test gestiti direttamente dalle Università.
Per quanto ci riguarda prendiamo atto della posizione assunta dal Sottosegretario Faraone che supera, anzi confuta, quella già espressa fino ad oggi dalla Ministra Giannini.
Per noi gli attuali test hanno mostrato di essere ingiusti, sbagliati e dannosi.
Il risultato è che finora migliaia e migliaia di nostri ragazzi sono costretti a rinunciare ai loro sogni, alle loro ambizioni, al loro stesso futuro.
L’idea che avanza il sottosegretario di portare nell’ambito universitario, quindi pubblico, i corsi di preparazione e di formulare i test con contenuti specifici, coerenti con la disciplina oggetto della prova, risponde ad una prima esigenza concreta che già alcuni di noi avevano manifestato in atti parlamentari, fin dall’inizio della legislatura.
Ma questo sarà un passo avanti soltanto se davvero lo vedremo applicato già dalle prossime prove di ingresso universitario.
Altrimenti rimarrà un mero esercizio mediatico che nulla modifica dell’inaccettabile criterio che fino ad oggi ha caratterizzato i test di accesso universitari.
RASSEGNA STAMPA
Corriere della sera del 22 dicembre 2014
La Presse del 22 dicembre 2014
Dire del 22 dicembre 2014