Domani ricordiamo Vittoria Nenni, figlia di Pietro, morta ad Auschwitz.
E’ importante ricordare, in occasione della giornata delle memoria, non solo la persecuzione del fascismo contro gli ebrei ma anche contro i valori di libertà e del socialismo.
E’ questo l’obiettivo del convegno, promosso domani a Rossano (Cosenza) dall’associazione “I Rossanesi nel mondo – Gennarino Scorza”, dal titolo “Vittoria Nenni e il contributo delle donne alla Resistenza e alla nascita dell’Europa’.
Si tratta di una storia terribile e poco nota che angoscerà Pietro Nenni che, per tutta la vita, ricorderà la sua Vivà, il nomignolo con il quale amava chiamarla.
Questa storia ci consegna una riflessione sulla qualità politica ed umana delle classi dirigenti del tempo.
Pietro Nenni era amico personale di Mussolini ma poi, quando questi prese la strada della soppressione della democrazia, non esitò a battersi con determinazione contro il suo regime.
Vittoria che viveva in Francia con il marito avrebbe potuto sottrarsi alla deportazione dichiarando la sua cittadinanza italiana, ma preferì non separare la sua sorte da quella del marito che fu fucilato l’11 agosto del 1942. Per la donna si aprirono le porte di Auschwitz dove morì di tifo probabilmente nell’estate del 1943.
La scelta di restare accanto al marito è molto bella, quasi romanzesca.
Amore ed impegno politico e sociale si fondono insieme in questa figura che ci insegna come solo l’amore è il vero antidoto contro il veleno delle dittature, delle intolleranze, dei totalitarismi.
Al convegno, che si terrà nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Geometri parteciperanno il dirigente scolastico, Giuseppe Lupinacci, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Rossano, Stella Pizzuti. E poi: Teresa Fontanella, docente di storia Liceo Scientifico Rossano, Pierpaolo Fontana Nenni, socio fondatore della Fondazione Nenni, Giuseppe Tucci, ordinario di Diritto Civile Università di Bari, Achiropita Titti Scorza, vice presidente della associazione “I Rossanesi nel mondo”. Le conclusioni sono affidate a Cesare Marini, sindaco di San Demetrio Corone.
RASSEGNA STAMPA
Dire del 23 gennaio 2015
