E’ proprio questo il momento di sostenere la pace e il fronte moderato della politica araba. Non condivido chi, anche nel PD, ritiene che non sia questo il momento di approvare una mozione per il riconoscimento dello Stato palestinese, visto che Israele tra circa un mese va a elezioni.
Ieri, nel corso dell’assemblea dei deputati PD, ho citato a tal proposito Gad Lerner, secondo il quale il riconoscimento è l’unica via realisticamente perseguibile.
Ha ragione Lerner ed hanno ragione i progressisti israeliani, come gli scrittori David Grossman, Oz e Yehoshua che hanno sottoscritto un appello in tal senso. La linea dei “due popoli in due Stati”, oltre a tutelare i diritti dei palestinesi, toglie alimento alla destra israeliana, espressa negli appelli di Netanyahu. Con la legge del ritorno la destra punta ad aumentare il numero di israeliani e ridurre i palestinesi sempre piuù nel ruolo di minoranza.
Io sono stata a Betlemme e Hebron, nei Territori a loro assegnati.
Ho visto come i palestinesi siano tollerati anche in una zona in cui sono la maggioranza della popolazione. Fino a quando saranno considerati un popolo di serie B, permane una spirale di tensione che non aiuta il processo di pace.
Peraltro dalla fine dello scorso anno il Parlamento europeo ha avviato il riconoscimento ufficiale dello stato palestinese.
La Palestina è già “osservatore” alle Nazioni Unite. Per i parlamentari italiani sarebbe il colmo: i nostri colleghi europei votano il riconoscimento della Palestina. Perché non possiamo farlo anche noi?.
RASSEGNA STAMPA
Dire del 19 febbraio 2015