Articolo su www.corrieredellacalabria.it Lunedì 23 febbraio 2015.
Banda ultralarga, Recchi: «Calabria all’avanguardia»
Il presidente di Telecom Italia a Falerna: «Attraverso le infrastrutture digitali si creano per ogni miliardo di investimento oltre 3 miliardi di pil e oltre 20mila posti di lavoro». Il governatore Oliverio: «Si aprono nuove prospettive per tutti i settori».
FALERNA «La Calabria, in questo momento, è all’avanguardia nel settore della banda ultralarga e rappresenta un esempio a livello nazionale di rapporto fruttuoso tra pubblico e privato». Lo ha detto il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, parlando con i giornalisti a Falerna a margine del convegno sul tema “Lo sviluppo della Calabria viaggia sulla banda ultralarga: tutti i Comuni saranno connessi entro il 2016”.
«Devo fare i miei complimenti – ha aggiunto Recchi – a chi è stato in grado di elaborare un progetto di qualità e riuscire ad avere la disponibilità di fondi per oltre 60 milioni, alla quale si accompagna un investimento di Telecom, per un totale di cento milioni di euro, che vanno ad essere utilizzati in quella che nel mondo oggi è una delle infrastrutture che più aiuta lo sviluppo. Basti pensare che attraverso le infrastrutture digitali si creano per ogni miliardo di investimento oltre tre miliardi di prodotto interno lordo e oltre ventimila posti di lavoro».
«L’impulso che stiamo dando alla fibra ottica in Calabria – ha detto ancora Recchi – fa parte di un programma all’avanguardia. Telecom Italia, che sta portando la fibra ottica con tecnologia ftth in quasi 1.000 sedi della pubblica amministrazione, è l’unica società che ha raccolto questa sfida. Sono certo che grazie a noi – ha aggiunto – si affermeranno rapidamente tutte le potenzialità offerte dalle nuove reti nel tessuto produttivo, economico e sociale della Calabria per quella che è un’importantissima occasione di sviluppo generata dalla partnership tra pubblico e privato».
IL PROGETTO
Il progetto in questione prevede, entro giugno 2015, la copertura di 223 nuovi comuni (155 già indicati dal ministero dello Sviluppo economico e da Infratel nel bando di gara più altri 68 comuni), per un investimento complessivo di 100 milioni di euro (di cui 63,5 milioni di finanziamento pubblico tramite l’utilizzo dei fondi Fesr e 36,6 milioni stanziati da Telecom), rivolgendosi a circa 1,3 milioni di abitanti, attraverso circa 5mila chilometri di fibra ottica. I comuni interessati potranno sfruttare, su tutte le aree coperte, un’infrastruttura ultrabroadband che potrà consentire collegamenti con velocità da 30 fino a 100 megabit al secondo, accelerando in questo modo l’accesso ai servizi digitali innovativi rivolti a cittadini, imprese e istituzioni locali. Per raggiungere questo risultato verranno adeguate da Telecom Italia 359 centrali, che consentiranno così di abilitare circa 800mila unità immobiliari a 30 megabit al secondo e più di 980 edifici – tra cui 436 sedi della pubblica amministrazione centrale e locale e 216 delle forze armate, oltre 280 istituti scolastici e uffici della pubblica istruzione, circa 50 ospedali e strutture sanitarie – a 100 megabit al secondo. Oltre a questo progetto cofinanziato dalla Regione Calabria, Telecom Italia ha già realizzato infrastrutture di nuova generazione, in autonomia e con propri investimenti, e lanciato a Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza i servizi ultrabroadband per le famiglie e le aziende, a conferma del livello avanzato dell’infrastruttura, mentre la nuova rete in fibra ottica è in fase di realizzazione a Lamezia Terme.
«SAREMO UN’ECCELLENZA NEL DIGITALE»
«Le infrastrutture – ha invece dichiarato il presidente della Regione, Mario Oliverio – per il digitale sono al centro della nostra proposta di governo e nascono da precise priorità strategiche, che abbiamo definito nel progetto Calabria Digitale. Grazie all’infrastrutturazione in fibra ottica a banda larga e ultralarga che sarà realizzata da Infratel e Telecom Italia nell’ambito degli accordi tra il ministero dello Sviluppo economico e la Regione, la Calabria sarà tra le regioni italiane ed europee con il sistema di connettività a più alta capacità e diffusione territoriale. Vogliamo cogliere le opportunità che ne derivano, proponendo la Calabria come una regione di eccellenza nel digitale. La prospettiva che si apre, attraverso lo sviluppo dei servizi digitali per le imprese, le associazioni e i cittadini, è di enorme portata, in grado di cambiare radicalmente la nostra regione e di aprire straordinari scenari di evoluzione sul fronte della crescita sociale e dello sviluppo dell’economia in tutti i settori, dal welfare alla sanità, dai trasporti al governo del territorio, ai sistemi produttivi, ai beni culturali, al turismo».
«ORA L’ALFABETIZZAZIONE DIGITALE»
«Abbiamo una regione che guarda al digitale come chiave di volta per il cambiamento di questo territorio». È quanto dichiarato dalla parlamentare Enza Bruno Bossio, componente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera. «La Calabria – ha aggiunto – nel 2016 sarà la prima regione a banda ultralarga grazie anche all’investimento pubblico, con tutti i suoi 405 comuni che viaggeranno ad almeno 30 megabit al secondo. La Calabria ha un background sul tema dell’innovazione molto forte che in questi anni è stato sperperato. Ma qualcosa resta e questo qualcosa, abbinato all’investimento che viene fatto sulla banda ultralarga, porterà la Calabria a poter spingere verso lo sviluppo dell’economia reale modificata dal digitale».
«In parallelo – continua la deputata – la Regione sta investendo su un progetto di alfabetizzazione digitale. L’idea è quella di creare dei tutor digitali che possano accompagnare e assistere soprattutto la popolazione più anziana, per arrivare nel giro di pochi anni anche al switch off della pubblica amministrazione verso il digitale. Dobbiamo insomma supportare la domanda. Inutile portare cento mega a tutti se poi su questa rete non viaggia niente. Oggi va modificata l’organizzazione della pubblica amministrazione, perché i servizi viggiano online. E va modificato l’approccio mentale delle imprese, serve un vero cambio di mentalità. Non usciamo dalla disoccupazione se non scommettiamo sulla Calabria migliore»