Con i colleghi Burtone, D’Attorre, Stumpo, Zoggia, Leva e Censore ho presentato una interrogazione che chiede al governo chiarimenti in merito alla natura della riserva per l’inserimento in GAE dei diplomati magistrali in seguito al provvedimento cautelare del Consiglio di Stato dell’11 marzo 2015.
L’interrogazione evidenzia come gli Uffici Scolastici continuino a confondere la riserva di cui all’art. 6 comma 6 del D.M. 235/2014 che non consente ai ricorrenti di poter stipulare contratti a tempo determinato o indeterminato, con quella imposta dal provvedimento del Consiglio di Stato che, invece, ha effetti immediatamente esecutivi e impone l’inserimento a tutti gli effetti dei ricorrenti nelle GAE.
Tale erronea interpretazione nei fatti sta vanificando gli effetti del provvedimento del Consiglio di Stato.
Chiediamo inoltre al governo come intende procedere per sanare queste evidenti erronee interpretazioni da parte degli Uffici Scolastici, dal momento che nemmeno la nota interpretativa emanata dal Ministero il 20 maggio scorso ha favorito la definizione di procedure uniformi e celeri per iscrivere in GAE tutti i ricorrenti beneficiari dell’ordinanza del Consiglio di Stato.
Infine chiediamo al governo per quali motivi non si consente l’inserimento in GAE di tutti i diplomati magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002 dal momento che l’ordinanza del Consiglio di Stato ha ribadito il valore abilitante del loro titolo di studio perché, come è scritto nella interrogazione il governo “deve farsi carico di tutti i precari della scuola e dei diplomati magistrali a prescindere dalle posizioni processuali” anche “al fine di evitare il moltiplicarsi dei contenziosi con ulteriori oneri per lo Stato”.
TESTO DELL’INTERROGAZIONE IN PDF (Clicca per scaricare)
ATTO CAMERA 4 09643
RASSEGNA STAMPA
AskaNews del 3 luglio 2015
AskaNews del 3 luglio 2015 2
AskaNews del 3 luglio 2015 3
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Articolo di “Orizzonte Scuola”
