Alla presenza dei sindaci del comprensorio, di consiglieri regionali e rappresentanti istituzionali, oltre che di numerosissimi cittadini accorsi in piazza della Repubblica, si è svolto il consiglio comunale aperto di Trebisacce sul problema della chiusura del locale ospedale.
I piccoli ospedali di confine non devono chiudere proprio per evitare l’emigrazione sanitaria, quella si davvero onerosa per le casse regionali.
Sin dal suo insediamento il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha sempre ribadito questa esigenza di semplice buon senso, tra l’altro sugellata da chiare sentenze del TAR e del Consiglio di Stato.
Il commissario alla sanità Massimo Scura ha invece completamente disatteso questa indicazione insistendo sulla chiusura del nosocomio di Trebisacce e definendo gli abitanti del comprensorio dell’Alto Ionio “4 gatti”, frase che ha indispettito una popolazione già fortemente risentita per quella che percepisce come una vera e propria ingiustizia.
Il commissario Scura, presente al consiglio, a Trebisacce poteva dire soltanto una cosa: che applicherà la sentenza del Consiglio di Stato che impone la riapertura degli ospedali di Trebisacce e di Praia a Mare.
Non solo non l’ha detto, ma ne ha ribadito la chiusura con un intervento “politico” ha ulteriormente riscaldato gli animi tanto da essere costretto a lasciare Trebisacce scortato dai carabinieri.
Credo che il commissario Scura, dopo quanto accaduto, debba fare soltanto una cosa: dimettersi per riportare nella sanità calabrese quella serenità e quel clima di cooperazione istituzionale di cui si sente fortemente il bisogno.
RASSEGNA STAMPA
Gazzetta del Sud dell’8 settembre 2015
Il Garantista dell’8 settembre 2015
La Provincia dell’8 settembre 2015
Il Quotidiano del 9 settembre 2015 Ospedale di Trebisacce