Mi arrivano ogni giorno, telefonate, post, messaggi di ex Lsu Lpu. Vorrei chiarire un concetto: quando nel dicembre 2013 abbiamo raggiunto quel risultato straordinario che è stato il primo anno di contrattualizzazione degli Lsu LPU della Calabria, il provvedimento non era scritto nel testo della legge di stabilità licenziato dal Consiglio dei Ministri. Abbiamo presentato in commissione bilancio un emendamento che, grazie all’impegno dei deputati Pd (diurno e notturno) abbiamo fatto approvare prima in commissione e poi in aula. E ogni passaggio attuativo successivo è stato frutto di lacrime e sangue parlamentari contro la Lega e contro i 5 stelle.
Oggi ancora non sappiamo se le successive annualità siano già comprese nel testo approvato ieri al Cdm, perché il testo definitivo arriverà in parlamento a novembre e solo per quella data potremo dire con certezza come stanno le cose.
Intanto, però, non stiamo con le mani in mano e seguiamo passo passo un processo che in ogni caso sarà affrontato, come l’altra volta, durante il dibattimento in commissione.
Questa è l’unica strada che, come nel dicembre 2013, può far portare a casa il risultato.
Le altre, come quelle di qualche solerte organizzatore di assemblee, sono solo sciacallaggio e terrorismo su una condizione già di per sé complicata e che non portano a nulla se non a far sentire tutti più incerti e disperati.
Ma un dato positivo rispetto al 2013 in ogni caso l’abbiamo: una giunta regionale calabrese, un presidente, Oliverio, che non ci lascerà soli in ogni passaggio di questa battaglia.
RASSEGNA STAMPA
Il Garantista del 17 ottobre 2015