A Roma presso la sede nazionale della UIL per presentare l’intenso libro di Antonio Tedesco: “Vivà. Tra passione e coraggio la storia di Vittoria Nenni” con l’autore, Giorgio Benvenuto, Carlo Fiordaliso, Silvana Roseto, Nicola Turco e la nipote di Vivà, Maria Vittoria Tomassi. Vivà era la figlia minore di Pietro Nenni che morì ad Auschwitz dove era stata internata perché appartenente alla Resistenza francese e per non dissociarsi dal destino del marito che morì fucilato. Avrebbe potuto salvarsi rivendicando la sua cittadinanza italiana, ma rifiutò perché “Papà si sarebbe vergognato della mia debolezza”. Una storia bellissima di passione e di amore. Perché l’amore è l’unico vero antidoto contro il veleno dell’intolleranza, della violenza e di tutti i totalitarismi ed integralismi.
Intervista su LaCnews sul femminismo di facciata del PD calabrese
La mia analisi sull’approccio del PD calabrese verso le donne. LaCnews24