Ancora un’altra assoluzione per Nicola. Noi lo sapevamo, lui lo sapeva. Chi è innocente lo sa. Ma difendersi da accuse mediatiche trasformate per esigenze di carriera in presunti reati mai commessi perché non esistevano le condizioni oggettive e soggettive per commetterli, non è semplice. È una tortura. Che prima o poi finisce. Sempre bene. Ma nessuno paga e soprattutto nessuno ferma la deriva giustizialista che di solito accompagna questi riti pagani.
Ma oggi è un giorno di gioia. E ce lo godiamo.
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