TWEET: A Bisignano con il @pdnetwork: creare lavoro in #Calabria con il turismo e la cultura è possibile.
Le iniziative politiche hanno un senso se diventano l’occasione per impostare il lavoro futuro.
La buona politica, infatti, non è soltanto avere politici onesti ma soprattutto persone che si impegnano quotidianamente per dare risposte concrete alle domande dei cittadini.
Con Oliverio non abbiamo eletto l’ennesimo presidente della Regione ma abbiamo impostato un percorso per sottrarre la Calabria a quello che sembrava un destino ineluttabile di non sviluppo.
La Calabria si deve aiutare da sola, è questa l’impostazione nuova data da questa Giunta che si è mossa per chiamare tutti ad ogni livello (governo nazionale, enti locali e anche semplici cittadini) alle proprie responsabilità.
La vicenda degli LSU LPU della Calabria è stata, in questo senso, esemplare.
Appena eletti come deputati del PD ci siamo posti il problema di finalizzare i finanziamenti per gli LSU LPU non solo per le indennità ma per avviare un processo di contrattualizzazione e, finalmente, di stabilizzazione per sottrarli al precariato.
Abbiamo avviato un percorso sul quale stiamo lavorando tutti per raggiungere il risultato finale della stabilizzazione.
Lo stesso stiamo facendo con le altre sacche di precariato: la Giunta regionale si è posta infatti l’obiettivo di chiudere con tutto il precariato che in questi anni si è poggiato esclusivamente sulla pubblica amministrazione.
Si tratta di farla finita una volta per tutte con una politica che nel passato ha dato lavoro che non c’era solo per dare un minimo di reddito. D’ora in poi a chi è senza mezzi si darà un reddito di inclusione sociale e per sostenerne l’ingresso nel mercato del lavoro.
La PA, invece, deve sostenere politiche di sviluppo investendo nelle infrastrutture, nel sostegno alle imprese e nella formazione che sono le condizioni essenziali per creare lavoro.
Una partita decisiva potrà giocarla la scommessa sulla innovazione tecnologica e digitale dove la Calabria sta mostrando enormi potenzialità che devono essere adeguatamente sfruttate.
La Calabria ha infatti il capitale umano necessario per poter competere a livello nazionale: i suoi giovani, adeguatamente formati nelle competenze digitali potranno essere la leva di un nuovo modello di sviluppo, quello che oggi ci fa parlare di quarta rivoluzione industriale.
Insomma, cambiare la Calabria è possibile se intendiamo il cambiamento come mutamento di sistema in cui tutti saremo chiamati a fare la nostra parte.
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