Se riteniamo che l’Italia di oggi, il suo sistema istituzionale e la sua organizzazione dello Stato funzionino bene si voti pure No.
Ma sappiamo benissimo tutti, anche coloro che oggi dicono No, che questo non è assolutamente vero.
Se per fare una legge ci vuole una media di 500 giorni, se tra Stato e regioni esiste un vero e proprio stato di conflitto di competenze permanente se vogliamo che il cittadino possa contare di più e partecipare più attivamente al processo legislativo utilizzando più efficacemente l’istituto dei referendum e delle leggi di iniziativa popolare, se, insomma, riteniamo sia giunto il momento finalmente di cambiare e di rendere la democrazia del nostro Paese più moderna ed efficiente al pari delle grandi democrazie europee, allora si deve votare Sì.
La mia intervista per Il Riformista sulle sfide del nuovo PD: battersi per una giustizia giusta
Il nuovo PD si batta anche per il diritto alla giustizia giusta.