Ho appreso solo ora che sette lavoratori sarebbero stati condannati con decreto penale al pagamento di una sanzione pecuniaria per aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata.
L’USB Calabria strumentalizza questo fatto per polemizzare insensatamente con il Partito Democratico perché, secondo loro, agente di “denuncia e repressione”.
Pare che i lavoratori siano stati giudicati in contumacia. Se così dovesse essere stato, è grave che i lavoratori siano stati lasciati soli e che il sindacato non abbia provveduto ad organizzare e garantire alcuna difesa processuale.
Magari, se ci fosse stato il contraddittorio, i fatti avrebbero potuto essere chiariti per come si sono realmente svolti.
Infatti, i lavoratori hanno partecipato ad un presidio pacifico e non violento organizzato a Lamezia per incontrare le rappresentanze istituzionali del PD nel giorno dello svolgimento di una riunione della Direzione regionale del partito.
Una copiosa documentazione di rassegna stampa relativa alla notizia di quella giornata può documentare che i lavoratori impegnati nella lotta a difesa dei loro diritti si sono confrontati con diverse espressioni istituzionali.
Hanno avuto modo di incontrare il Presidente della Regione on. Mario Oliverio e l’on. Marco Minniti, all’epoca sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La sottoscritta si è intrattenuta in un vero e proprio momento assembleare con un gruppo nutrito di lavoratori.
Le mie dichiarazioni, rese alla stampa subito dopo, testimoniano che tale confronto è stato utile per esprimere e concordare il mio impegno a sostegno delle loro rivendicazioni.
E’ assai curioso che USB Calabria possa additare ora in quel confronto la motivazione della sentenza di condanna.
E’ inaccettabile che si possano esprimere da parte di una organizzazione sindacale queste polemiche proprio verso quel parlamentare che ha mostrato disponibilità all’ascolto e al confronto per esprimere il proprio sostegno alla lotta dei lavoratori.
Oltretutto, è notorio che, personalmente mi sono sempre schierata ed esposta nelle sedi istituzionali proprio a difesa dei lavoratori che, in maniera pacifica, hanno potuto manifestare per la difesa del loro posto di lavoro al fine di evitare che il loro diritto di protestare potesse essere fonte di condanne o sanzioni.
La mia intervista per Il Riformista sulle sfide del nuovo PD: battersi per una giustizia giusta
Il nuovo PD si batta anche per il diritto alla giustizia giusta.