Ho aspettato finora a scrivere alcun aggiornamento, perché volevo essere sicura su quello che è avvenuto questa notte al Senato e come proseguire il lavoro nel corso dell’iter di approvazione della legge di bilancio alla Camera.
Premesso che il finanziamento di 50 milioni di euro previsto per il 2018 è presente nel testo del governo e sarà approvato domani in aula al Senato, si tratta ora di ripresentare alla Camera un nuovo emendamento che contenga le norme che consentono le deroghe per il contratto a tempo determinato negli enti locali.
Come parlamentari PD, io, Ernesto Magorno, Stefania Covello, Bruno Censore, Nicodemo Oliverio, Ferdinando Aiello, Sebastiano Barbanti, abbiamo avuto ampie rassicurazioni che quello che non è stato possibile al Senato, per un mero fatto tecnico, sarà invece approvato alla Camera.
Naturalmente vigileremo come ogni anno affinché il risultato finale sia positivo, ma quest’anno lo faremo con una motivazione in più.
Avviare dal 2018 in ciascun ente e in raccordo con la Regione la stabilizzazione prevista dalla Madia nel decreto 75 Art.20 comma 14.
Come sappiamo bene (a differenza di chi strumentalizza i lavoratori per i propri interessi di bottega, proponendogli inutili mobilitazioni contro l’unico soggetto che sta tutelando gli interessi dei precari che è la Giunta Regionale della Calabria) questi tre anni di contratto (dopo anni di lavoro senza diritti) sono il prerequisito che consente la stabilizzazione per tutti
Intervista su LaCnews sul femminismo di facciata del PD calabrese
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