Con Riccardo eravamo amici e avevamo comuni amici indimenticabili quanto lui: Giulio Grandinetti e Giuseppe Mazzotta. Loro erano più grandi di me, e sognavamo di cambiare il mondo. Non ci siamo riusciti ma nemmeno il mondo ha cambiato noi, restando, nonostante le carriere, il potere, il lavoro, fedeli agli ideali della nostra gioventù.
Ricordo che furono proprio Riccardo e Giuseppe ad insegnarmi la cultura del garantismo, come fondamento dello stato di diritto.
La scomparsa di Riccardo ha lasciato un vuoto enorme a chi gli ha voluto bene, un altro posto vuoto tra gli amici. Ma Cosenza ha perso anche e soprattutto un grande avvocato, un maestro del diritto. E tutti noi dovremmo onorarlo come merita.
Alla presentazione del libro “L’inganno. Antimafia, Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano
A Napoli nell’atmosfera del Teatro San Carlo, Alessandro Barbano parla del suo