Partendo dal racconto della vicenda personale di un cittadino cosentino, ho lavorato con i miei colleghi durante l’approvazione della Legge di Bilancio 2018, ad un emendamento che estendesse, rispetto all’Ape Social, l’accesso all’anticipo pensionistico gratuito anche a parenti e affini, e non solo ai genitori e coniugi, di primo e secondo grado conviventi con una persona con disabilità che necessita di assistenza. Un’altra piccola vittoria sulla strada del riconoscimento dei diritti fondamentali di ciascuno di noi.
Emendamento, a firma di Giacobbe e Bruno Bossio, inserito nella legge di bilancio 2018
- c) al comma 179, lettera b), dopo le parole: « legge 5 febbraio 1992, n. 104 » sono inserite le seguenti: « , ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti »;