Molto spesso, turismo montano e innovazione vengono considerati in contrapposizione, se non in netta antitesi. La pace dei monti, il verde, sembrano cozzare con i ritmi frenetici imposti dal digitale e dall’innovazione.
Eppure, è proprio in Calabria che si sta sviluppando un interessante laboratorio di idee che vede collaborare innovazione e turismo per risollevare le aree interne e montane della Sila, dell’Aspromonte e delle Serre. Un rapporto simbiotico, che sta permettendo a turisti e visitatori lontani di conoscere le bellezze del nostro territorio, grazie anche a imprenditori che investono sempre più in pratiche innovative. Ad esempio a Civita, nel Parco del Pollino, si è creato un modello di sviluppo sostenibile attorno alle gole del Raganello, così come a Saracena si sta valorizzando una delle tipicità enogastronomiche più importante della regione, il Moscato, grazie all’unione di imprenditori, chef e persone che si occupano della valorizzazione del territorio. Una scelta vincente, che molti comuni stanno portano avanti e che in questi anni abbiamo sostenuto, e sulla quale vogliamo investire sempre più.
La Regione Calabria, ad esempio, ha destinato importanti fondi del POR alla ristrutturazione di hotel, alla riqualificazione dei servizi legati alla ricettività, alla digitalizzazione delle attività turistiche ed alla promozione di percorsi slow legati al trekking e alla mobilità dolce. Inoltre, i governi a guida PD hanno dimostrato di credere tanto nelle bellezze italiane, aumentando del 10% la spesa destinata al turismo, approvando leggi strategiche come quella sulla ciclabilità (che include anche la Ciclovia della Magna Grecia, che passerà proprio da questo territorio), quella sulle Ferrovie Turistiche e l’Art Bonus.
Abbiamo fatto di più, ma non vogliamo fermarci: abbiamo inserito nel programma della prossima legislatura l’introduzione dell’iper ammortamento per chi riqualifica alberghi e strutture ricettive, per puntare ad un turismo di qualità rispettoso del suolo e dell’ecosistema circostante, a cemento zero.
Abbiamo chiaro in mente quello che vogliamo: il turismo montano può diventare uno degli assi strategici della nostra regione, ma tutto questo potrà succedere solo se lavoreremo insieme, se imprenditori e politica saranno in grado di cogliere insieme le opportunità per valorizzare al massimo il vero petrolio della nostra regione, i suoi monti.
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