Sono quasi mille i migranti e rifugiati morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Secondo gli ultimi dati resi noti a Ginevra dall’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, dal primo gennaio 2018 al 27 giugno scorso, 972 uomini, donne e bambini hanno perso la vita mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare.
Così si tutelano i diritti umani?
Non farli partire non passa attraverso il blocco navale
Perché chi attraversa il deserto non lo fa per spirito d’avventura
Ma se arrivano in Libia e si mettono in mare sfuggendo a stupri e torture nei centri libici certamente non li possiamo affondare, ma li possiamo accogliere diversamente da come avviene oggi
Bisogna dunque contrastare il business non gli esseri umani.
Il governo del cambiamento a chiacchiere ha messo in campo il più grande gioco di ruolo del pianeta: la battaglia navale ferma il migrante nel Mediterraneo. Agli italiani si dà in pasto una falsa rappresentazione del problema migratorio, li si illude che impedendo a qualche centinaia di disperati di venire in Europa avranno stipendi e pensioni più alti, periferie più sicure, spiagge senza vu cumpra. La verità è che stanno giocando sulla pelle di poveri disperati con cinico calcolo demagogico. Quando tutto questo finirà ci saranno solo morti in più in mare sulla coscienza di coloro che oggi promettono chiusure e blocchi navali impossibili.
25 Novembre: No alla violenza sulle donne
Sono circa 19.600 le donne che hanno affrontato nel 2021 il percorso