Tragedia nelle gole del Raganello, morti escursionisti

Dopo Genova un’altra terribile tragedia in Calabria. Salgono a 11 le vittime per la piena del Raganello. E ancora ci sono dispersi…
Vicinanza alle famiglie e sempre grazie ai soccorritori per il loro prezioso lavoro.
Un’estate da dimenticare.

“Abbiamo ritenuto doveroso recarci stamattina a Civita, nel giorno del lutto regionale indetto dal presidente Mario Oliverio, per vedere con i nostri occhi i luoghi della terribile tragedia avvenuta nella gole del Raganello, costata la vita a dieci persone, e per portare il nostro conforto alle comunità e agli amministratori che con il massimo della dedizione e dell’operosità si sono cimentati con questo evento di portata straordinaria per il suo carico di dolore. In queste ore ancora dense di sgomento ci sentiamo idealmente legati alle vittime, ai feriti e ai loro familiari, ai quali esprimiamo un sentimento di umana vicinanza e solidarietà per il destino crudele che hanno incrociato sul loro cammino. E un sentimento di vicinanza ci appare doveroso nei confronti delle comunità di Civita e dei paesi vicini che hanno affrontato con un piglio di grande umanità questa tragedia. A Civita abbiamo incontrato un sindaco, Alessandro Tocci, non solo provato ma che rischia di essere il capro espiatorio di una vicenda ancora complessa e con responsabilità da definire. Ci limitiamo a constatare – così come ci è stato riferito puntualmente oggi e in base alle diverse testimonianze che abbiamo raccolto – che, il tratto al di sotto del ponte del Diavolo, dove si trovavano le comitive, è notoriamente accessibile ai più e non presenta difficoltà particolari. Purtroppo a nord, a diversi chilometri di distanza, si è verificata una violenta precipitazione, una sorta di bomba d’acqua, che ha provocato un repentino ingrossamento del torrente e una piena divenuta in breve tempo ingestibile e fatale, tant’è che stando ai fatti, oggi le gole del Raganello non sono state chiuse da alcun provvedimento interdittivo della magistratura e sono accessibili ai turisti.
Come sappiamo, l’attività istruttoria e di indagine su quanto accaduto nella giornata del 20 agosto è appena partita: non abbiamo, dunque, elementi certi per stabilire colpe ed eventuali omissioni. Né ci interessano i processi sommari e la corsa, a tratti macabra, di puntare il dito contro qualcuno; al contrario avvertiamo l’urgenza di stare accanto ai sindaci e agli amministratori tutti di Civita, un piccolissimo borgo divenuto simbolo non solo per le sue bellezze paesaggistiche ma anche per la qualità dell’offerta ricettiva, grazie all’intraprendenza e all’operosità di un’intera comunità, nella quale la mano pubblica si è saputa stringere con quella privata con senso di collaborazione e professionalità. Capire cosa sia accaduto e cosa, eventualmente, non sia stato fatto è doveroso e le autorità tutte sono impegnate per fare piena luce sulla tragedia. A loro ci affidiamo con completa fiducia. La nostra proiezione, però, deve essere futura e il nostro impegno guarda al domani: il territorio del Parco del Pollino in cui ricadono le gole del Raganello, ad esempio, è regolamentato da diverse autorità, incluso il Demanio. Per cui, la nostra proposta è che in tempi brevi venga messa a punto una precisa e puntuale organizzazione delle competenze, in modo tale che la macchina della prevenzione e dei controlli possa funzionare a regola d’arte, non criminalizzando amministratori locali, già costretti a lavorare a mani nude in contesti di criticità economica, e soprattutto salvaguardando la vita delle persone”.
I parlamentari Pd
Enza Bruno Bossio
Ernesto Magorno

RASSEGNA STAMPA:

Dire 22/08/2018

Agi 22/08/2018

Ansa 22/08/2018

Ansa Calabria 22/08/2018

Strilli.it 22/08/2018

Cn24htv 22/08/2018

 

 

 

 

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