Il decreto di Salvini rispecchia la sua propaganda insensata e meschina sulla pelle dei più deboli. Confonde le acque, affronta il tema della sicurezza non per combattere la mafia ma per aumentare la paura dell’uomo nero. Vuole chiudere gli Sprar, quei centri governati dai Comuni, che sono il modello della buona accoglienza e della vera integrazione, che portano benessere anche ai territori. E vuole trasferire i fondi sulla mala accoglienza, quella dei grandi centri che fanno business e speculazione su i grandi numeri come il CARA di Crotone.
In più questo decreto è anche incostituzionale perché contiene la cancellazione della protezione umanitaria, l’ estensione del trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio e rende più difficile e costoso ottenere la cittadinanza italiana anche per chi è sposato, e introduce il principio assurdo della revocabilità.
La verità è che a Salvini non interessa un bel nulla della sicurezza dei cittadini, come ha dimostrato in questa estate di vacanze, feste e selfie. Oggi fa finta di legiferare ma è solo un bluff. Ti aspettiamo alle prove dei fatti sig.Ministro!
Alla presentazione del libro “L’inganno. Antimafia, Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano
A Napoli nell’atmosfera del Teatro San Carlo, Alessandro Barbano parla del suo