Ma possono un ministro della Giustizia e il vicepremier di questo governo sindacare sulla
scelta del Csm di nominare Ermini come vicepresidente? Che fine hanno fatto l’indipendenza della magistratura, i principi democratici e costituzionali su cui hanno giurato qualche mese fa? Principi che si possono barattare pur di coprire i loro fallimenti politici. Bel cambiamento! Forse Di Maio si sarà reso conto che non può abolire la povertà e così fa l’inciucio con Berlusconi e come lui attacca i magistrati. Ma purtroppo per lui, e per fortuna per noi, siamo in uno Stato democratico dove ancora esiste la divisione dei poteri!
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