Il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha il dovere di fornire indicazioni precise e puntuali sui lavori di ammodernamento del terzo megalotto della Statale ionica 106.Il 25 luglio scorso ho depositato un’interrogazione a cui non è stata risposta, da mesi il dicastero viene sollecitato da istituzioni territoriali, da associazioni di cittadini e da soggetti pubblici ma assistiamo sconcertati a una sistematica sottrazione da parte del ministro, il quale non solo non ha fornito i chiarimenti dovuti ma si è lasciato andare sul punto a dichiarazioni affatto rassicuranti. Ecco perché ho ritenuto doveroso, in ultimo ieri, prendere la parola nel corso dei lavori parlamentari della Camera per ribadire l’inaccettabile inerzia del rappresentante del Governo. Vorrei ricordare che in ballo vi è un progetto di estrema importanza per il territorio calabrese atteso da 10 anni e sbloccato dal presidente Oliverio e dal ministro Delrio nella passata legislatura anche per dare risposta a una precisa domanda di sicurezza che da decenni arriva dalle comunità locali. Ebbene, il ministro non solo non dà seguito al progetto esecutivo finalmente avviato ma lascia intendere di voler “migliorare” il tracciato oggetto dei lavori; il che in termini pratici vuol dire bloccare a tempo indeterminato l’esecuzione dell’infrastruttura. C’è chi fa, dunque, e chi distrugge; c’è chi risolve problemi e chi li provoca. Basta ambiguità: Toninelli e l’intera deputazione calabrese dei 5stelle dicano cosa hanno in mente, perché alla Calabria servono soluzioni e non selfie. Chiedo quindi che il ministro venga alla Camera a rispondere alla mia interrogazione, e fino a quando la verità non verrà a galla, tutte le settimane mi alzero’ nell’aula di Montecitorio per chiedere risposta.
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