Rivendico con orgoglio di aver fatto una battaglia politica pubblica su Piazza Bilotti contro i responsabili di una impresa (dichiarata mafiosa dalla stessa magistratura) perché consentivano sopralluoghi nel cantiere a chi non era più Sindaco della città.
Se questa è “lotta politica deteriore” continuerò a praticarla con passione.
Trovo per questo stupefacente che dei magistrati possano strumentalizzare battaglie politiche, aperte e trasparenti, per ipotizzare teoremi fantasiosi (come una presunta richiesta di rallentamento dei lavori) non supportati nemmeno dalle intercettazioni alle quali loro stessi fanno riferimento.
A me invece hanno insegnato che democrazia è innanzitutto rispetto delle regole. E se ex amministratori non hanno alcun titolo a visionare cantieri pubblici di una città che non governano più, credo che queste regole anche i magistrati dovrebbero conoscerle.
Rassegna stampa
Il fattodiCalabria.it 18/12/2018