Caro direttore Carboni, non è il Pd a volere il referendum sulla Tav e lei è scorretto nei confronti dei cittadini italiani a nascondere la verità: ossia che a volerlo è Salvini e che Lega e Cinque Selle su questo sono profondamente spaccati. Il direttore, non contento di aver omesso un fatto così rilevante, si è dimenticato anche di raccontare che la mozione del Pd sfida la Lega, in Aula proprio sul si alla Tav, altro che referendum. Caro direttore, ora le do io una notizia vera: lei è pagato dal canone, coi soldi di tutti i contribuenti e ha il dovere di raccontare i fatti e non di servire, come un cagnolino al guinzaglio, chi l’ha nominata. Mi auguro che la vigilanza Rai intervenga quanto prima su questa gestione da Grande Fratello dei poveri, dove i fatti che non piacciono vengono manipolati e rimossi.
Rassegna stampa