Condividiamo l’iniziativa di Luigi Manconi, direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, che scrive alla procura affinché sia fatta chiarezza sulla morte a Empoli del giovane tunisino. La vittima aveva, oltre che le manette ai polsi, le caviglie legate. Il ministro dell’inferno Salvini si permette ancora una volta di fare ironia macabra e disumana. Ilaria Cucchi gli ricorda che il ruolo che svolge esige rispetto per l’Istituzione, trasparenza ed imparzialità.
Chiediamo solo di non offendere il dolore. Stiamo parlando della morte di una persona, non di organizzare un’allegra colazione.