Salvini non vuole farsi processare. Non paga i debiti (49 milioni rubati dalla Lega). Accusa gli altri di calpestare le regole e poi pretende per sé stesso un lasciapassare a prescindere dalla legge.
Prima “io non mollo”, oggi “non votate l’autorizzazione a procedere”. Patetico dietrofront per chi non perde occasione per mostrare al mondo quanto sia pusillanime. Forte coi deboli e debole coi forti. E ancora più penoso l’alleato
M5S: nella scatoletta ci si sono chiusi dentro.
La mia intervista per Il Riformista sulle sfide del nuovo PD: battersi per una giustizia giusta
Il nuovo PD si batta anche per il diritto alla giustizia giusta.