Salvini non vuole farsi processare. Non paga i debiti (49 milioni rubati dalla Lega). Accusa gli altri di calpestare le regole e poi pretende per sé stesso un lasciapassare a prescindere dalla legge.
Prima “io non mollo”, oggi “non votate l’autorizzazione a procedere”. Patetico dietrofront per chi non perde occasione per mostrare al mondo quanto sia pusillanime. Forte coi deboli e debole coi forti. E ancora più penoso l’alleato
M5S: nella scatoletta ci si sono chiusi dentro.
Alla presentazione del libro “L’inganno. Antimafia, Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano
A Napoli nell’atmosfera del Teatro San Carlo, Alessandro Barbano parla del suo