Lo sgombero di San Ferdinando non si tramuti nell’ennesima ingiustizia

Mi trovo a San Ferdinando e sto assistendo alle imponenti operazioni di sgombero della baraccopoli, con l’animo – però – carico di preoccupazione. Perché, se da una parte si pone fine a una condizione di vita disumana per una moltitudine di persone alcune delle quali qui hanno trovato una morte orribile, dall’altra – di fronte alle ruspe inviate dal ministro Salvini – ho davanti agli occhi centianaia di migranti con le valigie in mano che non sanno dove andare, condannati loro malgrado a diventare invisibili.

La tendopoli allestita è già piena e questi individui, che a causa del decreto Sicurezza sono stati trasformati in irregolari, restano senza dimora, abbandonati a loro stessi. Mi auguro che le rassicurazioni delle Prefettura su una pronta ricollocazione si realizzino nel più breve tempo possibile, ma resta forte la preoccupazione sull’immediato destino di questi esseri umani. “Non siamo pacchi, siamo come voi, uguali a voi. Solo il colore della pelle ci differenzia”, ci ha detto con le lacrime agli occhi un signore che fino a stanotte ha dormito nella baraccopoli e ad ora non ha idea di dove dormire stanotte. Presidierò la situazione, per stare accanto a queste persone e per assicurarmi che la soluzione odierna non si trasformi in un’altra insopportabile ingiustizia.

Rassegna stampa

ANSA 06/03/2019

ANSA Calabria 06/03/2019

Dire 06/03/2019

DireS 06/03/2019

Calabria 7 06/03/2019

Eco dello Jonio.com 06/03/2019

Miocomune.it 06/03/2019

Zoomsud. it 06/03/2019

Cn24tv.it 06/03/2019

Il fatto quotidiano 06/03/2019

AGENPARL.EU 06/03/2019

Tgr 06/03/2019

Romadailynews  07/03/2019

9 colonne 06/03/2019

Ten 06/03/2019

Avvenire 07/03/2019

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