L’incongruenza del sottosegretario Crimi quando si parla editoria è lampante, in particolare se il discorso va sul nodo di Radio Radicale. La grande ipocrisia di Crimi è ricordarsi dell’autofinanziamento degli editori solo quando si tratta di voci non allineate al governo. Perché si ricorda dei fondi stanziati per Radio Radicale e non quelli di cui gode l’amico dei Cinque Stelle Freccero? È impossibile considerare seriamente le parole di chi ogni giorno si scaglia contro la libertà di informazione. Se il sottosegretario proprio ci tiene al libero mercato allora metta a posto le cose e indica una gara. Loro sono al governo. Ci si aspetta che le solite chiacchiere dei 5 stelle diventino fatti ( se ne hanno il coraggio).
Il sottosegretario Crimi, quindi secondo la più deteriore logica clientelare, vuole abolire i fondi stanziati per Radio Radicale, radio libera e neutrale, senza toccare quelli di cui gode l’amico dei Cinque Stelle Freccero. L’obiettivo non è tutelare il servizio pubblico, ma eliminare chi non la pensa come loro!
Tutte le forze politiche presenti in Parlamento, a parte Lega e 5 stelle, difendono Radio Radicale. Aiutaci a impedire che il Governo tappi la bocca a una voce indipendente. Su Change.org c’è una petizione, io l’ho firmata, fallo anche tu.