Manifestazione sindacale nazionale a Reggio Calabria
C’e’ un pezzo di Italia che non ce la fa più ad essere risucchiato dai luoghi comuni, dalla narrazione stereotipata e bugiarda che il Governo vuole imporre a tutti per coprire una manifesta incapacità di azione e soprattutto di visione. E’ il Sud che con laboriosità’ e sacrificio ogni giorno si cimenta con la realtà, sperimenta nuove attitudini e con fatica prova a investire sulle proprie risorse per costruire un nuovo e diverso domani. Sabato sarò in piazza con Cgil, Cisl e Uil per partecipare alla manifestazione nazionale che si terrà a Reggio Calabria con l’obiettivo di segnalare alle forze politiche dominanti e all’opinione pubblica nazionale l’esistenza di un’area del Paese che ha bisogno di soluzioni urgenti per fare da traino all’Italia intera.
Perché proprio in Calabria?
La scelta della Calabria non è casuale: qui, ce l’ha detto ieri la Banca d’Italia nella sua relazione sull’economia, in un contesto di fragilità si stanno sperimentando buone pratiche e punte avanzate di ripresa (penso all’export, alla piattaforma agroalimentare, al turismo). La Regione ha messo in campo uno sforzo straordinario in termini di investimenti e programmazione che, pero’, rischia di restare su un binario morto se al locale non si aggiungono politiche nazionali di ampio respiro, di autentico incoraggiamento e sostegno. Purtroppo il Mezzogiorno e’ il grande assente dell’agenda politica di Salvini e Di Maio: zero investimenti, zero infrastrutture, zero programmazione. Anzi, i problemi storici sono perfino peggiorati: penso alla vicenda dei precari Lpu/Lsu, penso al mostro giuridico del decreto Sanità, penso alle grandi vertenze industriali (Ilva, Whirlpool) completamente abbandonate. A Reggio Calabria batteremo tutti un colpo per un Sud protagonista e orgogliosamente pronto a non cedere alle logiche punitive (vedi regionalismo differenziato) che i gialloverdi vogliono imporci.