La sanità calabrese è diventata un teatro dell’assurdo. Il commissario Cotticelli prima autorizza le assunzioni, già deliberate dal suo predecessore fra l’altro, e poi con un colpo di mano si rimangia la parola, rimanda ogni decisione a Roma e lascia nel panico più assoluto decine di lavoratori delle Asp, il cui contratto è in scadenza e ora non sanno più se gli sarà rinnovato.
Interrogazione parlamentare al ministro Grillo per conoscere perchè è stata sospesa la proroga dei contratti per personale delle ASP
Ho provveduto a depositare con il collega De Filippo, capogruppo Pd in Commissione affari sociali della Camera una interrogazione urgente al Ministro della Salute perché chiarisca le ragioni della sospensione della circolare prot. 241891 del 27 giugno scorso, con cui si autorizzava il processo di assunzioni e proroga dei contratti nell’ambito delle Asp calabresi. Non è ammissibile il blocco di decreti già firmati e che erano pronti per essere attuati. È evidente che se il generale Cotticelli non è in grado di sbloccare ciò che era stato già autorizzato ancor di più non sarà mai in grado di concepire nuovi atti di programmazione. Chiediamo , inoltre, di fugare qualsiasi dubbio circa la possibile copertura politica del Ministro rispetto alle gravi affermazioni rilasciate da parlamentari di maggioranza e dello stesso M5S, che denotano ripetutamente una logica “proprietaria” sulla sanità calabrese. Un esempio di tale degenerazione era già emerso in occasione del dibattito sul decreto Calabria e che ha portato alle dimissioni della relatrice del provvedimento, l’On. Nesci.
La salute dei Calabresi attende risposte
Siamo fortemente preoccupati perché tra le dimissioni del Sub Commissario Dott. Schael, i tentennamenti del Gen. Cotticelli con la sospensione delle disposizioni sul personale e le logiche spartitorie e proprietarie del M5S, ad essere trascurata è proprio la sanità e di conseguenza i cittadini calabresi. Chiediamo pertanto che il Governo faccia chiarezza e risponda punto per punto ai quesiti posti perché è inaccettabile che si facciano provvedimento d’urgenza e poi si rimandino le questioni. Perché è inaccettabile che si facciano sceneggiate come quella fatta dal Ministro in occasione del dibattito alla Camera e poi non ci si assuma la responsabilità dell’attuale stato di inerzia. Il tempo della demagogia è finito, la salute calabrese attende risposte.