Il 3 ottobre 2013, nella notte in cui il Mediterraneo diventava il più grande cimitero d’Europa, a largo di Lampedusa ben 368 persone persero la vita.
A distanza di 6 anni, altri migranti giungono silenziosamente su rotte non segnate, come del resto avveniva anche mesi fa.
Le vittime hanno lo stesso volto segnato dalle sofferenze con i loro drammatici racconti sui “mafiosi” loro carcerieri nei lager di Tripoli: la guardia costiera libica.
Poniamo fine a questo orrore, rivediamo gli accordi bilaterali con la Libia.
Nella giornata della memoria delle vittime dell’immigrazione, il ricordo, il lutto e cordoglio si trasformino in azione concreta dell’Italia e dell’Europa.
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