L’esito delle elezioni regionali in Umbria ci consegna una sconfitta schiacciante da cui è impossibile non trarre una valutazione politica generale: l’alleanza locale fra Pd e 5S è stata solo un’operazione di vertice, spoglia di un’accurata valutazione sui contenuti, di un cemento vero sul senso politico dell’accordo.L’Umbria insegna cosa non fare: non sommare algebricamente forze politiche che oggi sono al governo nazionale insieme ma che sui territori hanno storie, identità che non possono essere azzerate senza tenere conto degli elettori e delle persone che quell’accordo dovrebbero interpretare.