Regionalismo differenziato le obiezioni dei deputati del Pd accolte dalla Commissione bicamerale

Il documento sottoscritto dai deputati del Sud del Pd

Nella primavera dello scorso anno i deputati del Sud del Partito Democratico hanno sottoscritto un documento che indicava il percorso da intraprendere in tema di regionalismo differenziato.In una fase della legislatura in cui la maggioranza Lega-M5S stava accelerando l’iter di approvazione delle intese tra il Governo e le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, i parlamentari meridionali del PD manifestavano in quel documento tutta la loro preoccupazione per un’idea di autonomia regionale che avrebbe, con tutta probabilità, spaccato in due il Paese, introducendo una potenziale e irragionevole disparità di diritti di cittadinanza tra gli italiani legata alla regione di residenza.

La Commissione bicamerale accoglie le obiezioni

Quelle obiezioni hanno trovato piena conferma nel dibattito che ha preso corpo negli ultimi mesi all’interno della commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale che aveva avviato un’indagine approfondita dello stato di attuazione del federalismo in Italia e delle richieste di autonomia differenziata promosse dalle diverse regioni al governo nazionale. La discussione in commissione, durata diversi mesi, si è svolta anche attraverso l’audizione di molti esperti ed esponenti delle istituzioni nazionali e regionali che hanno contribuito a fare luce sui diversi aspetti controversi e oggetto di dibattito parlamentare.I lavori della Commissione sono riassunti nella Relazione semestrale approvata la scorsa settimana con il voto unanime dei suoi componenti.Un esame attento dei contenuti della relazione rivela che le perplessità evidenziate nel documento sottoscritto dai parlamentari del PD sono state largamente confermate.

I livelli essenziali delle prestazioni e l’autonomia differenziata

È stato ribadito che l’obiettivo di aumentare il livello di efficienza della pubblica amministrazione e la responsabilità dei rappresentanti nelle assemblee elettive nei confronti dei cittadini non possa essere disgiunto dall’interesse di garantire in modo omogeneo l’offerta dei beni e dei servizi pubblici su tutto il territorio nazionale.Pertanto, le procedure per l’attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa alle regioni che ne fanno richiesta devono essere implementate nel rispetto dei principi di solidarietà e coesione sociale attraverso l’istituzione di un fondo perequativo per i territori con minore capacità fiscale per abitante e la preliminare definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

A tal proposito, è stato, infatti, chiarito che la definizione dei fabbisogni standard è chiaramente incompleta dal punto di vista tecnico in assenza di una definizione dei Lep poiché i primi sono in larga parte la traduzione dei secondi. Quindi, in assenza della definizione dei Lep tutto l’impianto del federalismo fiscale verrebbe privato di un elemento essenziale. Il sistema di finanziamento finora ipotizzato, infatti, è assai particolare. Appare disegnato apposta a vantaggio delle regioni richiedenti, alle quali garantirebbe un incremento anche sensibile di risorse, a danno delle altre.È stata, inoltre, ribadita l’importanza del ruolo del Parlamento per affrontare in modo ampiamente condiviso gli aspetti controversi legati al regionalismo differenziato. È stata discussa l’opportunità della definizione di una normativa generale di riferimento con l’obiettivo di delineare la cornice all’interno della quale formulare le future intese. È stata, poi, riaffermata la necessità di un coordinamento efficace delle politiche fiscali a livello nazionale e locale al fine di dare stabilità alle scelte di bilancio, specie in situazioni di difficile congiuntura economica.

Le garanzie costituzionali di solidarietà nell’interesse del Paese

La Commissione dunque, le osservazioni contenute nel documento sottoscritto dai deputati del PD, ribadendo l’importanza di dare risposta, con doverosa sollecitudine, alle esigenze di autonomia espresse da diversi territori ha accolto   le osservazioni contenute nel documento sottoscritto dai deputati del PD: procedere con l’attuazione del regionalismo differenziato, mantenendo ferme le garanzie costituzionali di solidarietà e coesione sociale in un percorso che deve essere svolto nell’interesse dell’intero Paese.

Rassegna stampa Enza Bruno Bossio- Regionalismo differenziato: accolte nella relazione della commissione bicamerale per il federalismo fiscale le osservazioni dei deputati pd del sud

Regionalismo accolte le osservazioni dei deputati Pd del Mezzogiorno- Quotidiano del Sud

 

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