Sono felice di aver contribuito attraverso un’interrogazione parlamentare alla vittoria dei bambini di Careri.
La scuola del borgo d’Aspromonte riaprirà, dopo una mobilitazione corale che ha visto sullo stesso fronte istituzioni, genitori, intellettuali tutti schierati contro una decisione burocratica e ottusa, che condannava un’intera comunità al disagio e all’isolamento.
Chi conosce l’Aspromonte sa quanto valore abbiano i banchi di nuovo pieni di vita: in ballo vi era il sacrosanto diritto allo studio e una necessaria resistenza all’isolamento di un borgo antico, ma anche la sopravvivenza stessa di un’area carica di storia millenaria, che evoca le radici grecaniche della Calabria e chiama in causa il dovere di salvaguardare un patrimonio culturale.